Fine anno, eccoci al consueto post sulla lettura.
Quanto ho letto? Cosa ho letto? La risposta è nell’elenco che vi lascio qui sotto.
- La barzelletta ebraica di Devorah Baum +
Da amante dell’umorismo di Woody Allen, Jerry Seinfeld, Larry David non potevo perdermelo. Divertente, ma anche istruttivo: spiega caratteristiche e nascita delle barzellette sugli ebrei. - Lessico famigliare di Natalia Ginzburg +
Forse avrei dovuto leggerlo durante la pandemia. - L’imitatore di voce di Thomas Bernhard
Storie brevi raccontate con lo stile della cronaca. È stato difficile entrarci ed apprezzarne lo stile. Alcune storie però le ho trovate contemporanee, uno specchio dell’attuale società inumana e assurda con cui ci confrontiamo. - Un bambino di Thomas Bernhard +
Molto bello, un toccante ricordo dell’infanzia dell’autore ambientata fra l’Austria e la Germania ai tempi della seconda guerra mondiale. - Chiese chiuse di Tommaso Montanari
Credevo più illuminante. Probabilmente continuo a non comprendere appieno il valore culturale delle chiese. - Tutto è vero di Giacomo Nanni +
Sempre molto curioso e stimolante il racconto dal punto di vista di un animale. - Le parole sono pietre di Carlo Levi
Difficile mantenere l’interesse durante la descrizione dei paesaggi. Toccante invece la fine con la storia di Salvatore Carnevale ammazzato a Sciara dalla mafia nel ’51 perché voleva far valere la legge di distribuzione delle terre ai contadini contro il volere dei mafiosi. - Io non mi chiamo Miriam di Majgull Axelsson
Bello peso. Il primo libro che racconta una storia romanzata dell’olocausto. Per la prima volta leggo un libro che non racconta una storia realmente accaduta. Mi ha fatto strano, ma credo sia anche questo un modo per continuare la memoria. - Viceversa il mondo visto di spalle di Eleonora Marangoni
Molto ispirante a livello fotografico. - La vita di Charlie Parker di Ross Russel
Faticoso perché non è altro che un elenco di fatti, nomi di persone, locali, città, canzoni, ma comunque interessante. - Cento luoghi di-versi di Un viaggio in Italia di Franco Marcoaldi, Tomaso Montanari
Impegnativo. - La vita è qualcosa da fare quando non si riesce a dormire di Fran Lebowitz
Ohi ohi Fran, era meglio se non ti leggevo. - Gli anni di Bruno di Emidio Clementi
Si fa leggere. Molto sociologico familiare. - L’improbabile condominio di Cristina Faggion
Libro d’esordio di un’amica. Brava Cristina. - Picasso di Gertrude Stein
Molto bello, una biografia schietta e con punti di vista nuovi. Peccato che a tratti la scrittura fosse ripetitiva, ma nel complesso una biografia che mi ha fatto capire meglio Picasso. - Il mistero del cinema di Bernardo Bertolucci
Pieno di stimoli e nozioni e idee. - Ricordi e commenti di Igor Stravinskij Robert Craft
Noioso per più di metà libro perché parla di musiche e arie che non conosco minimamente. Non ho la sua cultura musicale. Tra questo libro e quello di Charlie Parker non so chi salvare. - Il corpo sa tutto di Banana Yoshimoto
Consigliatomi dopo aver subito un’operazione. Mi ero dimenticata che la Yoshimoto scrive (o forse la traducono così) come in un tema delle elementari. Tutti racconti, alcuni profondi. - Mi prendo il mondo ovunque sia di Letizia Battaglia Sabrina Pisu
Ispirante a livello fotografico. - Lavoro come un giardiniere e altri scritti di Joan Miró
Poetico e ispirante. - Misterioso – Viaggio nel silenzio di Thelonious Monk +
Era un libretto allegato ad un dvd. Poesia pura. - Giorni tranquilli a Clichy di Henry Miller
Molto godibile. - Documentari imprevedibili come i sogni – Il cinema di Gianni Celati di Nunzia Palmieri
Come per i dvd, tutto molto interessante e condivisibile. - Il surrealismo e la pittura di André Breton
Ho capito pressapoco un ca***. - Parole nel vuoto di Adolf Loos
Che uomo. - Il capitalismo della sorveglianza di Shoshanna Zuboff
Inquietante ma indispensabile. - La storia di Elsa Morante +
Meraviglioso. La storia è una ruota che gira. - Il tennis come esperienza religiosa di David Foster Wallace
Appassionato. - Storytelling a chi? di Sara Munari
Utile, mi ha lanciato nei ragionamenti di storytelling fotografici. - Padovaland di Miguel Vila
Belli i cliché. (Non ricordo se fossi ironica quando ho scritto questo appunto) - Mario Schifano Approssimativamente di A.A.V.V.
Bah… scritti di amici o vicini amici di Schifano che a tratti scrivono pomposamente. Sia lui che il libro non mi convincono. - Lasciatemi perdere di Riccardo Pittis
Mmm… - L’arte di scomparire di Pierre Zaoui
Da sbregarsi il cervello. - La scoperta dell’altrove di Sergio Toffetti
Culturalmente ispirante. - Zero gravity di Woody Allen
Sempre geniale. - Gli esclusi di Elfriede Jelinek
Incuboso ma scritto bene. - L’abicì della guerra di Bertolt Brecht +
Istruttivo, lucido e utile. - The hotel di Sophie Calle +
Ispirante e geniale. - Storie a scatti: fotografa – catalogo mostra di Villorba
Biografie di 100 donne fotografe. Molto ispirante. - Introduzione alla PNL aziendale di Dianne Lowther
Utilissimo, se solo mi ricordassi di applicare l’1% di quanto letto. - Come non piangenti di Cristina Alziati +
Raccolta di poesie struggente.
Lascio testimonianza fotografica.
